La casa vinicola “Podere Cóncori” è nata quasi quindici anni fa grazie al lavoro, alla perseveranza, alla forte passione e alla professionalità di Gabriele Da Prato. Ma non solo. Quando nel 1999 Da Prato ha deciso di ricominciare a produrre vino nel Podere Cóncori a Gallicano, suo da generazioni, ma abbandonato da tempo, ha fatto una scelta precisa e assolutamente innovativa: usare per la produzione dei suoi vino i principi della biodinamica che rispetta le piante e le mantiene in equilibrio con quanto le circonda.
L’azienda, situata tra Lucca e la Garfagnana, è condotta nel rispetto di un terreno difficile da coltivare ma trainata dalla volontà di produrre un vino che possa essere all’altezza dei grandi toscani esportati in tutto il mondo. E’ così è. Non è infatti un caso che quest’anno Còncori abbia ricevuto la prestigiosa Chiocciola della Guida Slow Wine 2014, che Slow Food riconosce ogni anno alle aziende vitivinicole che si sono distinte per il modo in cui declinano i valori ambientali nei loro prodotti e per l’ottimo rapporto qualità prezzo dei loro vini.
Ma quali sono e come sono i vini di Podere Còncori? Un vino non dipende soltanto dalle uve usate e dalla maestria in cantina, ma è soprattutto soprattutto espressione di un territorio e di chi lo coltiva. Per questo motivo i vini sono armonici, di gran classe, eleganza e personalità.
Tra questi Il Melograno è la produzione più abbondante, il Vigna Piezza, la riserva, proviene invece dalla vigna eroica arrampicata sul fianco della montagna.
Il nome Melograno è nato anni fa da una passeggiata tra le vigne: piante molto vecchie, ricche di fascino e bellezza, che regalano prima all’uva e poi al vino grande intensità aromatica e concentrazione di colori. Il rosso rubino è brillante di luce, il profilo aromatico diretto, intrigante, vivace ed espressivo: frutti rossi di bosco, amarena e pepe e le stesse erbe aromatiche che si trovano nei vigneti. Vigna Piezza è la vigna storicamente più importante di Podere Còncori, caratterizzata da forti pendenze del terreno e da un microclima eccezionale. Il vicino fiume Serchio svolge una fondamentale azione mitigatrice, influendo sulla ventilazione dell’area e creando quindi un ambiente perfetto per la salubrità dell’uva e il suo sviluppo aromatico.
Ma non possiamo dimenticare l’Istrionico, un vino spiazzante a metà strada tra uno sherry da aperitivo e un pinot nero. Il risultato è un vino unico e originale da provare in abbinamento non solo con i dolci, ma anche con i formaggi e la paella, sia di carne che di pesce. Ma le sue caratteristiche originali ed innovative risaltano ancora di più quando lo si accompagna ad un Toscano Pastrengo, il sigaro delle Manifatture Sigaro Toscano prodotto in edizione limitata per il bicentenario dell’Arma dei Carabinieri.
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