I contenuti del blog Il Toscanofilo sono rivolti a fumatori di sigari maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del Toscano. Non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda infatti che, in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

Agosto, il caldo “atroce” di questi giorni sono certo stia mettendo a dura prova tutti quelli che come me non sono ancora andati in vacanza. Per soffrire meno mi reco in cucina e apro il frigorifero, resistendo alla tentazione di infilarmici dentro per trovare un po’ di sollievo. Con enorme sorpresa scorgo alcune bottigliette di Campari, noto aperitivo di origine milanese. Tra me e me penso: “Ottimo! È il momento è perfetto per un aperitivo!”. Certo di poter alleviare le mie sofferenze con un paio di queste fino al calar del sole, le afferro e mi dirigo in salotto verso la mia postazione preferita: una comodissima poltrona proprio sotto il condizionatore.

Non saprei attraverso quale stranissimo meccanismo, ma nella mia testa affiora un ricordo di quando ero bambino; parliamo degli oramai lontani anni ’50. Roba da preistoria. Però così bella! Insomma, mi torna in mente il gioioso motivetto di una canzone di Fernando Crivelli, conosciuto anche come Crivel, che alla fine di ogni strofa recitava: “Questa è ora senza pari, questa è l’ora del Campari”.

 

Devo ammettere che aveva proprio ragione: la scelta del momento è tutto nella vita; e questa era davvero l’ora perfetta per un Campari!

Accomodatomi alla mia postazione inizio a sorseggiare la refrigerante bevanda e decido che anche un altro momento è giunto: quello di una bella fumata. Mi allungo in avanti per prendere dall’umidificatore, sul tavolino davanti a me, uno Stortignaccolo. Pervaso dal fiume dei ricordi opto per un Garibaldi, “acceso” protagonista della mia prima fumata lenta.

A questo punto mi sembra più che doveroso condividere con gli amici del sigaro Toscano, neofiti e non, alcuni consigli per la vostra prima fumata.

Intanto mi sento di dirvi di scegliere accuratamente il momento: siate certi di avere il tempo giusto da dedicargli in quanto le vostre prime fumate dovranno essere affrontate alla maremmana, ovvero accendendo il sigaro dall’estremità, senza accorciarlo. Questo perché la lunghezza del Sigaro permette di avere un impatto meno deciso ad un palato non avvezzo al fumo. Se le prime volte non riuscirete a portare a termine la vostra fumata, non preoccupatevi. È normale, soprattutto considerando che una fumata alla maremmana dura più di un’ora!!

In secondo luogo dovreste sapere che il sigaro Toscano è composto esclusivamente da foglie di Tabacco Kentucky curato a fuoco diretto e successivamente fermentato. Questi due passaggi fondamentali conferiscono al ben noto sigaro tutte le caratteristiche organolettiche che lo hanno caratterizzato fin dalla sua nascita, 200 anni fa.

A questo punto procederei dicendovi che a mio avviso la miglior scelta per un neofita o un appassionato alle prime armi è rappresentata dal Garibaldi o in alternativa dal Soldati. Infatti questi due Toscani risultano essere quelli più “dolci e gentili” della famiglia. Una volta che avrete affrontato una decina di fumate alla maremmana potrete decidere se ammezzarli o meno, oppure se passare ad un sapore leggermente più forte ed intenso (sempre seguendo il consiglio della maremmana iniziale e poi ammezzato).

Qualora doveste decidere di passare alle categorie superiori, vi consiglierei di procedere secondo un ordine ben preciso che vi garantirà una escalation di sapori ed odori molto graduale: partendo dal nonno di tutti i Toscani, il Classico, per poi passare ad un Antica Riserva, Extravecchio od Antico, e l’Originale.

Dove potete iniziare a scoprire questi sigari? Intanto su Wikipedia c’è una paginona tutta da leggere per alfabetizzarsi per bene. Poi c’è un luogo veramente speciale: si chiama Club Amici del Toscano, è molto più di un sito web perché è davvero un Club per noi appassionati. Registrarsi non costa niente e ci sono schede prodotto fatte molto bene, per neofiti ed esperti.

Spero vivamente di esservi stato d’aiuto condividendo questo mio ricordo e qualche consiglio sulla scelta del primo Toscano, cari Toscanofili alle prime armi.

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