Cari Toscanofili, questa volta ci immergiamo in un’avventura veneziana, non una semplice visita, ma un viaggio sensoriale e fumoso tra le meraviglie della Serenissima. Armato del mio fidato Sigaro Toscano, ho deciso di esplorare Venezia in una maniera un po’ diversa. Lasciate che vi racconti…
Partiamo dal sestiere di Cannaregio, dove la quiete regna sovrana al mattino presto. La nebbia sottile avvolge i canali e sembra il sipario di un palcoscenico che si apre lentamente sulla giornata. Accendo il mio Toscano e subito il dolce aroma del tabacco si mescola con l’odore salmastro dell’acqua. I passi risuonano sulle pietre antiche mentre il fumo sale in volute che sembrano danzare con i primi raggi di sole.
Attraverso il Ponte delle Guglie, ci dirigiamo verso il cuore pulsante di Venezia, Piazza San Marco. Qui, il contrasto tra il silenzio delle calli deserte e l’animazione del piazzale è stridente. Turisti da ogni angolo del mondo si mescolano con i piccioni in una danza caotica e colorata. Sotto il campanile, il Toscano brucia regolare, e ogni boccata è un tributo alla magnificenza del posto, tra mosaici dorati e la maestosa basilica.
Proseguendo lungo il Canal Grande, decidiamo di concederci una pausa in una delle tante osterie nascoste. Qui, tra un sorso di ombra di vino e un assaggio di cicchetti, il sigaro Toscano diventa complice di conversazioni sull’arte, la storia e i misteri di questa città unica. Il dialogo con i locali rivela aneddoti poco conosciuti, rendendo ogni boccata di sigaro un pezzo di storia veneziana.
Mentre la serata avanza, mi ritrovo a bordo di una gondola, scivolando silenzioso sotto i ponti, il Toscano ancora acceso tra le dita. La visione dei palazzi storici riflessi nell’acqua, illuminati da luci soffuse, è un quadro che nessun pittore potrebbe sperare di catturare completamente. Venezia, vista dalla prospettiva dei suoi canali, con un Sigaro Toscano in mano, è un’esperienza che trascende il tempo e la realtà.