Chiamatela come volete, Estate di San Martino o, alla maniera anglosassone, Estate Indiana, in entrambi i casi ci si riferisce a quel periodo dell’anno, compreso tra settembre e novembre, caratterizzato per un clima mite dopo i primi freddi. Occasione per proseguire il nostro Toscanello Grand Tour nell’incanto dell’autunno, racchiuso in una parola: foliage.
Seguiremo una cartografia emozionale, costituita dalla gamma dei colori del giallo, dell’arancio, del rosso e dei marroni con sfumature prugna e viola, per approdare in un fumoir dove sprigionare l’essenza del sigaro Toscano.
Tappa a Villa Peyron, detta anche Bosco di Fonte Lucente, a Fiesole (Firenze), la cui prima testimonianza si trova nelle “Mappe dei Capitani di Parte Guelfa”, risalenti al periodo compreso tra il 1580 e il 1595. L’attuale configurazione della Villa è dovuta alla famiglia degli industriali tessili Peyron, che l’acquisì nei primi del Novecento. Il giardino è il risultato della passione di Paolo Peyron. Qui si trovano molte piante che fanno parte della tradizione del giardino italiano, tra cui il bosso, la quercia, il cipresso, il cedro e l’osmanto, un arbusto sempreverde che profuma l’aria nei mesi di settembre e ottobre, limoni, agrumi e fiori. Pensate che uno studio botanico ha censito la presenza di quasi 300 specie di cui almeno 13 tra le più rare e minacciate.
L’altra tappa è nel più eccentrico Giardino Bardini a Firenze, che sorge tra Costa San Giorgio e Borgo San Niccolò offrendo uno splendida vista sulla città e i suoi monumenti. Non a caso la Villa seicentesca era anche detta Villa Belvedere. L’edificio ricorda i Casini di Delizia, in voga a Firenze tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, concepiti per la deliziare i signori e circondati da coltivazioni agricole produttive e ornamentali. Il Bardini di giardini ne contiene ben tre: il bosco all’inglese, il parco agricolo e una parte monumentale occupata dalla scalinata barocca.
Dopo una camminata all’aria aperta, con i colori dell’autunno ancora negli occhi, diciamolo pure, una bella fumata è più che meritata. Opterei per l’enoteca Fuori Porta con spazio fumoir, in via Monte alle Croci 10r, e il versatile Garibaldi ammezzato, adatto sia con i vini bianchi strutturati che con le birre, di gran voga in questo periodo.
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