I contenuti del blog Il Toscanofilo sono rivolti a fumatori di sigari maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del Toscano. Non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda infatti che, in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

All’estremità meridionale della Spagna nella provincia di Cadice, da un terreno calcareo dell’Andalusia molto battuto dal sole, ma accarezzato dal vento dell’Atlantico, che gli spagnoli chiamano “albariza”, la casa vinicola “Emilio Lustau” di Jerez de la Frontera produce una fantastica gamma di sherry.

Non sono mai stato un grande conoscitore di questo tipo di vini, ma vi posso dire che ho avuto occasione di avvicinarmi a questo mondo grazie al mio grande amico, il sigaro Toscano. E’ infatti in virtù di un abbinamento tra sigaro e una delle loro produzioni, il Pedro Ximénez Murillo Selezione Centenario, che ho avuto occasione di assaporare per la prima volta uno dei migliori sherry che ci sono in circolazione.

Non mi dilungo sulla storia di questa “bodega” andalusa, e neanche sui numerosi riconoscimenti internazionali che ha ricevuto nel corso degli anni. Si tratta di un’azienda a conduzione familiare, nata nel 1896, che ha conservato per quasi un secolo il modo tradizionale di produrre lo sherry, ma che a partire dagli anni Ottanta ha introdotto alcune innovazioni che ne hanno migliorato a dismisura la qualità e la raffinatezza. In seguito, negli anni Novanta, la casa è stata acquisita dal gruppo spagnolo Luis Caballero, produttori del famoso Ponche iberico, dando così la possibilità al marchio Emilio Lustau di contare su maggiori risorse economiche per proseguire il suo percorso di affinamento della qualità e per permetterne la promozione all’estero. Il risultato è che ora, a quanto dicono gli esperti, gli sherry Lustau sono considerati “inimitabili” e rappresentano l’apice dello stile produttivo e della tradizione dei vini di Jerez.

Ottenuto dai vitigni Pedro Ximénez, il Murillo Selezione Centenario (17 gradi) è una produzione iniziata nel 1996 e nata per celebrare, appunto, i cento anni dalla creazione della bodega. L’imbottigliamento avviene una sola volta l’anno. Si presenta con un color mogano profondo e un profumo che mi ricorda l’uva passa, il caramello, la liquirizia. Al palato, ho avuto una sensazione più intensa e duratura di caramello, un gusto cremoso, dolce, persistente, con alcune note quasi affumicate nel retrogusto. Finisco qui, perché non posso competere con gli esperti che sanno perfettamente descrivere le varie sfumature di un vino.

Come suggerisce la stessa bodega Lustau, il Pedro Ximénez Murillo Selezione Centenario va servito a tredici gradi e si sposa idealmente con i dessert: gelato alla vaniglia, tiramisù, cioccolata belga. Io, invece, l’ho degustato con un poderoso Antico Toscano, in una serata d’inverno, ben rintanato nel mio piccolo studio, immaginando da lontano la terra bianca “albariza”·di Jerez de la Frontera.

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy