I contenuti del blog Il Toscanofilo sono rivolti a fumatori di sigari maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del Toscano. Non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda infatti che, in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

Ah, la sprezzatura! Quel magico ingrediente che trasforma un comune mortale in un semidio dell’eleganza, capace di far sembrare che si sia appena alzato dal letto looking like a million bucks. Ma cos’è veramente questa misteriosa arte italiana, e come possiamo noi, poveri comuni mortali, sperare di padroneggiarla?

Innanzitutto, cari aspiranti maestri della noncuranza, mettiamo in chiaro una cosa: la sprezzatura è l’arte di far sembrare che non vi importi nulla del vostro aspetto, mentre in realtà avete passato ore davanti allo specchio per ottenere quel look “appena svegliato ma incredibilmente affascinante”. È come quando dite “Oh, questo vecchio straccio?” riferendovi al vostro completo su misura da tremila euro. Insomma, è l’ipocrisia elevata a forma d’arte.

Il primo passo per padroneggiare la sprezzatura è imparare a mentire. Non a voi stessi, sia chiaro (quello lo fate già abbastanza), ma agli altri. Quando qualcuno vi fa un complimento sul vostro outfit, dovete rispondere con un’alzata di spalle e un “Ah, davvero? L’ho messo insieme in fretta questa mattina”. Il fatto che abbiate pianificato quell’outfit una settimana fa e consultato tre stylist è irrilevante. Ricordate: in Italia, la bugia ben raccontata vale quanto la verità, se non di più.

Passiamo ora agli elementi chiave dello stile sprezzatura. Prima regola: niente deve essere troppo perfetto. La cravatta? Leggermente storta. La camicia? Un po’ stropicciata (ma non troppo, per carità). I capelli? Come se aveste appena fatto una cavalcata con la capote abbassata (anche se in realtà avete passato mezz’ora a studiare ogni singolo capello fuori posto). L’obiettivo è sembrare che vi siate vestiti al buio, ma con un gusto innato talmente impeccabile da farvi comunque apparire come usciti da una rivista di moda.

Un altro elemento fondamentale è l’accessorio inaspettato. Potrebbe essere un fazzoletto da taschino di un colore audace, un orologio vintage appartenuto a vostro nonno (o comprato su eBay spacciandolo per tale), o magari un paio di occhiali da sole indossati con nonchalance sulla testa anche di notte. L’importante è che sembri che l’abbiate messo lì per caso, come se fosse l’ultimo dei vostri pensieri. In realtà, sappiamo tutti che avete passato ore a decidere quale “tocco casuale” aggiungere al vostro outfit.

Ma attenzione: la vera sprezzatura non si limita all’abbigliamento. È uno stile di vita, un atteggiamento. Dovete camminare come se ogni strada fosse la vostra passerella personale, ma allo stesso tempo come se non ve ne importasse nulla. Parlate con passione di arte, vino e filosofia, ma fate in modo che sembri che questi argomenti vi siano venuti in mente sul momento, non che li abbiate studiati a memoria la sera prima.

E ricordate: un vero maestro della sprezzatura non si sforza mai. O almeno, non deve mai far vedere che si sta sforzando. Se vi sorprendono a sistemarvi il colletto o a controllare il vostro riflesso in una vetrina, negate tutto. “Stavo solo guardando quel bellissimo… um… idrante antincendio là dietro.”

Infine, il segreto supremo della sprezzatura: l’autoironia. Dovete essere in grado di prendervi gioco di voi stessi prima che lo facciano gli altri. Se qualcuno vi fa notare che la vostra giacca è spiegazzata, rispondete con un sorriso: “Ah sì, è il mio nuovo stile ‘appena uscito dalla valigia’. Sta spopolando a Milano, non lo sapevi?”. L’importante è dirlo con tanta convinzione da far dubitare al vostro interlocutore di essere lui fuori moda.

In conclusione, cari aspiranti maestri della sprezzatura, ricordate: l’obiettivo finale è far credere al mondo che la vostra eleganza sia innata, effortless, quasi accidentale. Il fatto che in realtà ci vogliano ore di preparazione, un conto in banca sostanzioso e nervi d’acciaio per mantenere questa facciata è il vostro piccolo segreto. Dopotutto, come diceva il grande Oscar Wilde: “Essere naturali è una posa, e la più irritante che conosca.”

Ora uscite là fuori e mostrate al mondo la vostra sprezzatura. Ma per l’amor del cielo, fatelo sembrare che non vi importi nulla di farlo.

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