I contenuti del blog Il Toscanofilo sono rivolti a fumatori di sigari maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del Toscano. Non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda infatti che, in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

Occuparsi della storia del Chianti Classico, il famoso vino DOCG prodotto in alcune aree della Toscana, comprese tra Firenze e Siena, è un po’ come entrare in una favola, in un mondo antico fatto di nobili casati.

La sua nascita viene fatta risalire al 1716, al tempo in cui il Granduca Cosimo III de’ Medici definì con il bando “Sopra la Dichiarazione de’ Confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra”, unico nel suo genere, i territori adatti per la produzione di vini alta qualità.

Da allora sono trascorsi “300 anni e nemmeno una penna bianca”, come recita l’efficace slogan scelto dal Consorzio di tutala di questo pregiato vino.

Il Chianti Classico (da non confondere con l’altro DOCG, il Chianti) è composto con Sangiovese (80-100%) e da altri vitigni, purché a bacca rossa (20%), come gli autoctoni Canaiolo Nero e Colorino, oppure gli stranieri Merlot e Cabernet Sauvignon.

Tra i 100 migliori vini d’Italia, scelti dalla prestigiosa rivista americana Wine Spectator, nemmeno quest’anno potevano mancare etichette blasonate: il Castello di Brolio 2006 della Ricasoli (il barone Bettino Ricasoli viene ancora oggi considerato il principale sostenitore del Chianti Classico), il Castello d’Albola 2011, etichetta che prende il nome da un castello appartenuto alle più nobili famiglie toscane (gli Acciaioli, i Samminiati, i Pazzi, i Ginori Conti, ecc.) e il Bellavista 2007 della cantina Cantina di Ama sulle cui vigne Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena nel Settecento scrisse: “sono ben esposte, assolative, tutte tenute ottimamente e come giardini: questa parte è la più fertile e la più rinomata del Chianti.” Così si può ancora oggi dire di questa come delle altre vigne della zona.

E il sigaro Toscano? Un calice di Chianti Rosso (in commercio ce ne sono anche di più abbordabili rispetto a quelli citati) e Stilnovo. Un long-filler dall’aroma tra il cuoio e il legno, realizzato a mano dalle sigaraie di Lucca per festeggiare i dieci anni di Manifatture e invecchiato quattro anni con una particolarità tutta nuova, caraibica: la doppia fascia, una interna di Kentucky italiano e una foglia selezionata esterna di Kentucky americano che gli conferisce un gusto amaro e intenso.

image

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy